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Faccette dentali: che cosa sono e a cosa servono

Possono essere in ceramica monolitica, feldspatica, disilicato o composito. Sono uno strumento semplice ed efficace per migliorare l’estetica dei denti.

Con l’avanzare dell’età è fisiologico che i denti possano perdere in parte candore e lucentezza. Ma ciò non significa dover per forza rinunciare ad un sorriso sano e luminoso: la tecnologia ha sviluppato metodi poco invasivi per annullare gli effetti del tempo, anche in ambito odontoiatrico. Le faccette dentali sono uno tra i più innovativi; scopriamo insieme come funzionano.

Faccette dentali: che cosa sono, come sono fatte

Le faccette dentali, chiamate anche faccette estetiche o veneers (tradotto dall’inglese in “rivestimenti esterni”), sono capsule sottili di materiale specifico che vengono applicate solamente sulla superficie esterna dei denti, per fini estetici.

Il loro spessore varia dai 0.3 mm ai 0.7 mm, mentre le loro dimensioni coincidono con le dimensioni dei denti sui quali vengono apposte.

Queste lamine sottili e impercettibili nascondono difetti di forma, colore e posizione dei denti; hanno il vantaggio di perfezionare il sorriso, nella maggior parte dei casi senza obbligare il paziente a sottoporsi ad interventi più lunghi e in alcuni casi più aggressivi per i denti.

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Esistono quattro tipologie di faccette dentali:

  • faccette dentali in porcellana
  • faccette dentali in ceramica feldspatica
  • faccette dentali in disilicato
  • faccette dentali in composito

Le prime tre – le più diffuse – sono molto resistenti grazie alla qualità dei materiali utilizzati. Quelle in composito, invece, hanno una durata inferiore pur garantendo nell’immediato risultati simili alle precedenti; vengono modellate direttamente sui denti e di norma costano meno. Il plus delle faccette dentali in composito, a differenza di quelle in ceramica e in porcellana, è che possono essere riparate.

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La qualità dei materiali impiegati, la bravura del dentista e la cura nella manutenzione da parte del paziente determinano la durevolezza delle faccette dentali.

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Quando si usano le faccette dentali?

Le faccette dentali sono uno strumento efficace per migliorare l’estetica dei denti. Abbiamo visto che diventano necessarie quando la naturale bellezza e armonia del sorriso è compromessa da irregolarità di forma e volume, discromie, imperfezioni dello smalto e denti piccoli o malformati.

Le persone che ne fanno uso mirano a:

  • sbiancare in modo più marcato i denti, se le operazioni tradizionali di sbiancamento dentale non hanno dato i risultati sperati;
  • ripristinare lucidità allo smalto dei denti – danneggiato da fumo, cibi e bevande – e prolungare l’effetto visibile nel tempo;
  • allungare i denti consumati a causa dell’età o del bruxismo (digrignamento dei denti);
  • intervenire sulla masticazione sistemando i denti storti;
  • ridurre il sorriso gengivale.

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Come si applicano le faccette dentali?

È compito dell’odontoiatra installare le veneers sui denti del paziente, nell’ambito del servizio di cosmetica dentale. Durante la seduta in studio, il medico le riveste di una “colla” o cemento speciale, invisibile ma molto resistente, che le fa aderire perfettamente alla superficie di ciascun dente.

Occorrono almeno due sedute dal dentista per completare il posizionamento delle faccette dentali. I due (o più) appuntamenti in studio comprendono:

  • la preparazione dei denti cambiando le vecchie otturazioni. In alcuni casi la superficie esterna dei denti viene levigata per riuscire ad applicare le faccette. Viene poi realizzata un’impronta per avere un modello sul quale confezionare le faccette e si sceglie il colore di rivestimento.
  • l’applicazione delle faccette dentali. Il dentista deve assicurarsi che ciascuna faccetta dentale sia ottimizzata per colore e dimensione; quando trova la soluzione migliore, procede alla cementazione adesiva sul dente.

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Le faccette dentali sono dolorose?

La preparazione, l’applicazione e il mantenimento delle faccette dentali non sono operazioni dolorose. Il paziente non deve affrontare nessun intervento chirurgico invasivo; nemmeno nella maggior parte delle volte l’anestesia locale è necessaria.

Le faccette dentali hanno controindicazioni?

Il paziente che sceglie le faccette dentali per migliorare il proprio sorriso deve sapere che l’odontoiatra è tenuto a rimuovere dallo 0,1 all’1,5 mm della superficie esterna dello smalto – misura variabile a seconda dello stato dei singoli denti. Se il dente, in alcune parti, ha uno spessore inferiore, l’applicazione delle faccette può essere controindicata.

Il paziente che ha tendenza a digrignare i denti (bruxismo) durante la notte è un soggetto a maggior rischio di frattura o scheggiatura della ceramica. In tali casi si può utilizzare un “bite” di protezione notturno, una mascherina che viene posta tra le due arcate dentali per ammortizzare gli sfregamenti dei denti.

Come si puliscono le faccette dentali?

Per aumentare la resistenza delle faccette dentali negli anni, e arginare il loro progressivo deterioramento, la persona interessata deve attenersi ad una serie di regole.

In altre parole, deve essere consapevole che:

  • il fumo potrebbe danneggiare il materiale di cui sono composte le faccette;
  • il tè, il caffè e il vino – se assunti in grande quantità – potrebbero macchiarle;
  • più in generale i cibi particolarmente duri potrebbero scheggiare le faccette;
  • mangiarsi le unghie o rosicchiare oggetti sono attività molto sconsigliate;
  • al contrario lavarsi i denti spesso aiuta a rimuovere la placca nociva per le faccette;
  • ricordarsi di fare periodicamente la pulizia dei denti è fondamentale.

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Faccette dentali: pro e contro

Riassumiamo quanto detto finora.

Quali sono i pro delle faccette dentali? Le veneers sono una soluzione innovativa e tecnologica – oltre che poco invasiva – per rendere sorriso e viso più belli. L’autostima della persona che le richiede ne esce rafforzata. “Regalano” denti più luminosi e sani, dunque, e allo stesso tempo correggono quelli scheggiati o consumati rispettando i tessuti gengivali.

Altri vantaggi sono il perfezionamento della masticazione, l’annullamento dell’eccessiva spaziatura tra un dente e l’altro, la correzione di rotazioni o malposizioni e la riparazione dei danni causati dalla parodontite.

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Quali sono i contro delle faccette dentali? La rimozione tramite limatura di una piccola percentuale di superficie dentale e il costo – più o meno elevato, in base alle tariffe dell’odontoiatra – delle sedute in studio sono gli unici aspetti da considerare delle faccette dentali.

Quanto costano le faccette dentali?

Il dentista elabora il costo complessivo dell’applicazione delle faccette dentali in base a: motivo dell’intervento, numero di denti coinvolti nell’operazione, materiale scelto e qualità delle resine utilizzate (che determinano appunto la loro resa nel tempo).

Consigliamo di rivolgersi per un preventivo al proprio odontoiatra di fiducia.

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