Rappresentano lo stato dell’arte in odontoiatria estetica. Applicate in caso di denti molto usurati, discromici, pigmentati o molto segmentati. Le faccette dentali sono l’alternativa alle corone dentali utilizzate in passato, che comportavano un consumo di denti molto elevato.
Grazie alle faccette è possibile modificare dimensione, colore e forma dei denti in pochissimo tempo e ottenere un grado di estetica estremamente alto.
Indice dei contenuti
Cosa sono e come sono fatte le faccette dentali?
Le faccette non sono altro che un sottile velo di ceramica che viene applicato sui denti, incollandolo sullo smalto. La superficie finale della faccetta è molto simile a quella del dente naturale.
Escludendo le faccette in composito, che sono da considerarsi poco più che temporanee, le faccette dentali sono costituite da un sottile velo di porcellana.
Le porcellane utilizzate si possono raggruppare in quattro gruppi principali:
- vetrose colabili
- pressofuse
- fresabili, da un blocchetto di ceramica preformata
- feldspatiche.
La maggior parte delle faccette usate in questo periodo sono fatte da ceramiche feldspatiche o pressofuse.
Come si realizzano le faccette dentali?
Si inizia da un’attenta analisi estetica e funzionale del paziente. Si raccolgono moltissime informazioni: foto, video intervista del paziente, modello del cavo orale.
Il progetto estetico del paziente è realizzato proprio analizzando tutti questi dati. In un secondo momento, si mette in pratica il progetto con un mockup, ovvero con una pre-visualizzazione stampata in bocca al paziente. In questo modo è possibile vedere se il progetto teorico può essere messo in pratica.
Una volta confermato il progetto estetico si passa alla preparazione, minimamente invasiva, della superficie del dente. Questa fase è assolutamente indolore, molto spesso si preparano i denti per accogliere le faccette senza usare l’anestesia.
Infine, si esegue un’impronta, analogica o digitale, che viene inviata all’odontotecnico che realizzerà materialmente le faccette.
Nell’ultima fase le faccette sono cementate alla superficie del dente.
Come trattare i denti con le faccette?
Questo sottilissimo velo di ceramica (0,3-0,4 millimetri), una volta incollato, ha la stessa identica resistenza dello smalto dentale, quindi del dente sano.
Come il dente sano, la faccetta deve essere protetta dal digrignamento, magari con la realizzazione di un bite da mettere la notte per evitare di digrignare e scheggiare il dente.
Rischia di spezzarsi, come si rompe un dente normale; mordendo qualcosa di molto duro, tipo una forchetta, o prendendo una botta sul dente.
Allo stesso modo si devono evitare alcune brutte abitudini, ad esempio: mangiarsi le unghie, mordere i tappi delle penne e così via.
Quali sono le controindicazioni legate alle faccette?
Come già detto, per la realizzazione ottimale di una faccetta abbiamo bisogno di un adeguato strato di smalto del dente.
Il processo è del tutto indolore. Il segreto stesso della faccetta sta nel fatto che non si deve consumare lo smalto, ma vengono incollate. Inoltre: più smalto è mantenuto, più la faccetta andrà a buon fine.
Il velo di ceramica che costituisce la faccetta è talmente sottile che richiede di essere incollato allo smalto con la massima adesione. In altri casi, quando ci sono grandi restauri, purtroppo la scelta va su altri tipi di preparazioni.
Proprio per questo le uniche controindicazioni alle faccette sono in quei pazienti che hanno poco smalto, compromettendo l’applicazione della faccetta.
Quanto costano le faccette dentali?
Molto dipende da come vengono realizzate. Le faccette pressofuse o quelle fresate, realizzate da un blocchetto di ceramica, richiedono molto meno tempo per essere realizzate.
Lo stato dell’arte, però, è rappresentato dalle faccette feldspatiche realizzate su lamina di platino, che richiedono davvero moltissimo tempo, una maestria da parte dell’odontotecnico e un’esperienza elevata.