Nel caso di denti danneggiati, per ritornare ad avere una funzionalità e un’estetica adeguati, le corone dentali rappresentano una soluzione duratura ed efficace.
Comprendere le procedure e le tempistiche richieste è fondamentale per affrontare il trattamento con serenità e per pianificare al meglio il tuo percorso di cura dentale.
Conoscere le fasi e i tempi necessari ti consente di avere aspettative realistiche e di collaborare in modo ottimale con il tuo dentista per ottenere i migliori risultati possibili.
Analizziamo tutte le tempistiche richieste dalle corone dentali: da quelle legate al posizionamento dell’impianto a quelle relative alla sua durata.
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Quanto tempo ci vuole per mettere una corona dentale?
La seduta per la preparazione o limatura di un dente che necessita di una corona o capsula ha la durata minima di 1 ora: 40 minuti vengono dedicati alla limatura e gli altri 20 minuti vengono utilizzati per adattare la corona provvisoria preparata nel laboratorio odontotecnico.
Il provvisorio pre-limatura, detto anche “sgusciato”, infatti, viene preparato dall’odontotecnico sulla base di un’impronta e viene poi adattato o “ribasato” dall’odontoiatra con della resina in bocca. Infine viene cementato con un cemento provvisorio.
Questa seduta può richiedere più tempo in base alla tipologia di dente e al motivo per il quale si richiede la corona.
Se si decide di realizzare una corona per una carie o una frattura bisogna anche ricostruire la parte di dente andata persa (per carie o frattura) prima della limatura. Ciò richiede, ovviamente, più tempo.
Se la corona, invece, è un rifacimento di una corona vecchia, il dente è già limato, pertanto la seduta può essere più breve.
Quante sedute sono necessarie per una corona dentale?
Di solito, per mettere una corona in condizioni ideali sono necessarie 4 sedute:
- la prima serve per prendere l’impronta per il provvisorio pre-limatura o sgusciato
- la seconda per la limatura e adattamento o ribasatura del provvisorio
- la terza per l’impronta di precisione e la valutazione del colore
- la quarta per la consegna della corona dentale definitiva.
Quanti anni dura una corona dentale o un ponte?
Quando si parla di durata della protesi, gli studi scientifici analizzano la sopravvivenza della protesi, ovvero la permanenza nella bocca in funzione del manufatto protesico (senza considerare le situazioni che non compromettono la funzionalità della protesi come le fratture parziali delle ceramiche).
I dati medi derivanti dai singoli studi che arrivano fino a 10 anni, purtroppo sono pochi. Tuttavia le stime statistiche ci dicono che:
- la sopravvivenza a 5 anni dei ponti in metallo ceramica a supporto dentale è del 94.4% (Bjarni Pjetersson B. et al. 2015)
- per le corone singole la sopravvivenza a 5 anni è molto vicina al 94.7% (Irena Sailer et al. 2015)
- a 10 anni, la sopravvivenza media tra i vari studi è circa dell’89.2% (Bjarni Pjetersson B. et al. 2008)
- a 14 anni la sopravvivenza si attesta intorno a un 76.8% (Bjarni Pjetersson B. et al. 2008)
- la sopravvivenza oscilla tra il 71.2% e l’81.5% a 18 anni (Bjarni Pjetersson B. et al. 2008).
Gli altri dati da considerare sono:
- circa 9 manufatti protesici su 10 sono ancora in bocca e in funzione dopo 10 anni
- 7 manufatti su 10 sono in bocca dopo quasi 20 anni di vita.
- 3 manufatti su 10 sono andati persi tra i 15 e i 18 anni di vita.
Un altro aspetto importante emerso negli studi scientifici su questo punto è che un 5% dei pazienti può andare incontro a un fallimento nei primi 5 anni di vita del manufatto protesico.
Per aumentare la vita delle corone dentali devono essere controllati al meglio diversi fattori; vediamo quali.
Elementi che influiscono sulla durata delle corone dentali
La durata di una corona o un ponte in bocca può essere molto variabile. Ci sono molti manufatti protesici che possono durare anche tutta la vita e tanti altri che invece durano anche meno di 5 anni in bocca.
I motivi o fattori che influiscono in questa enorme variabilità sono molteplici, tra i quali ne individuiamo principalmente tre.
1. Le caratteristiche del paziente
A livello del paziente i fattori che possono incidere sulla durata del manufatto protesico in bocca sono:
- età
- sesso
- livello di igiene orale domiciliare
- pulizia dentale professionale costante
- diagnosi precoce.
Un ultimo punto va aggiunto per le parafunzioni nel caso dei pazienti bruxisti che digrignano i denti inconsciamente di notte.
Un paziente che non ha una buona igiene orale e che non va regolarmente dall’odontoiatra per una seduta d’igiene orale ha un maggior rischio di carie dei monconi o pilastri che sostengono il manufatto protesico.
2. L’intervento dell’operatore e del laboratorio
Ci sono fattori legati all’operatore e al laboratorio che incidono sulla qualità dei manufatti protesici e pertanto della loro durata in bocca.
L’esperienza dell’operatore nel preparare o “limare” un dente può influire sulla necessità o meno di devitalizzare un dente. Maggiore è l’esperienza minore è la necessità di realizzare cure endodontiche sui monconi protesici.
Anche gli spessori della protesi che andrà a copertura sono essenziali: se non vengono garantiti, il manufatto protesico può risultare più sottile e pertanto più fragile e propenso alla frattura.
L’abilità dell’operatore può influire anche sull’intercettazione dei casi in cui i monconi sono troppo bassi e poco ritentivi, spesso cause di de-cementazioni frequenti.
Infine, la precisione dell’operatore e del laboratorio odontotecnico influiscono sulla “chiusura” della corona attorno al dente. Maggiore è l’imprecisione, maggiore è la possibilità di formazione di carie dei monconi a sostegno della protesi.
3. Le condizioni del dente da trattare
Un dente devitalizzato o meno, un dente anteriore o posteriore, un dente con problemi di piorrea e carie o un dente sano, tutte queste possibili condizioni incidono sulla durata della protesi.
Un dente devitalizzato, infatti, è sottoposto a maggior rischio di frattura della radice rispetto a un dente non devitalizzato. Un rischio ancora maggiore se il dente è pilastro di un ponte, cioè se deve sostenere insieme a un altro dente più elementi dentari.
Così come un dente posteriore è sottoposto a carichi masticatori più pesanti rispetto ad un dente anteriore e un dente cariato che va ricostruito ha caratteristiche del tutto diverse da un dente sano.
Questi fattori possono influire anche gli uni sugli altri, aumentando il rischio di insuccesso.
Dunque, un paziente con scarsa igiene orale, in assenza di diagnosi precoce e che si rivolge a un odontoiatra con poca esperienza in ambito protesico, avrà più possibilità che la ricostruzione possa essere deficitaria e che la protesi non chiuda correttamente.
Tutto ciò ci deve far capire il perché alcune corone dentali possano durare tutta la vita e altre anche meno di 5 anni.