Bruxismo: quali danni comporta?

Il “nemico silenzioso” del nostro sorriso: il bruxismo può azzerare il sorriso e creare una serie di problematiche e danni per la salute della bocca.

Il digrignare i denti di notte e il serraggio della mascella durante il giorno sono le azioni tipiche del bruxismo, ma sono anche azioni che, seppur involontarie, portano gravi conseguenze.

Dai casi più lievi e più moderati a quelli più avanzati, cerchiamo di capire quali sono gli effetti e i danni che questa condizione arreca ai denti e ai muscoli mascellari.

Solo conoscendo tutte le fasi del bruxismo, infatti, è possibile individuare la problematica e intervenire per tempo, così da evitare interventi troppo invasivi.

Quali sono i rischi legati al bruxismo?

All’inizio la sintomatologia del bruxismo è leggera, presentandosi addirittura asintomatica per lungo tempo. Pian piano, però, iniziano lievi fastidi muscolari, l’usura dei denti, l’assottigliamento dello smalto e le prime fratture. 

Il bruxismo modifica così tanto i denti da portarli a cambiare perfino colore. Perché accade questo?

Quando si consuma lo smalto, che è quella capsula fisiologica che ricopre il dente, si espone all’esterno la dentina sottostante, che è più scura, tendente al giallo oppure, a volte, anche al marrone. 

L’esposizione della dentina altera il colore, ma, problema ancora più grande, il dente perde la sua capsula protettiva che lo impermeabilizza da tutti gli alimenti e le bevande. Quindi qualsiasi cibo pigmentante può penetrare all’interno della dentina e aumentare ancor di più la colorazione dei denti.

Oltre al colore, anche la forma viene intaccata, arrivando ad alterare completamente il sorriso; vediamo cosa accade.

Modifica lieve del sorriso 

L’armonia del sorriso dipende da tanti fattori: da un equilibrio tra l’estetica bianca, dettata dai denti, e l’estetica rosa, determinata dalle gengive. 

Anche le labbra contribuiscono, in particolare il labbro inferiore deve seguire perfettamente il labbro superiore, a sua volta dipendente dal profilo dei denti. La curva dettata dal profilo dei denti superiori è un piccolo dettaglio, ma che cambia di molto il sorriso.

In questa immagine vediamo come, l’usura anche solo di un paio di millimetri, un millimetro e mezzo, degli incisivi centrali, può trasformare un bellissimo sorriso in un bel sorriso.

Dentatura “piatta”

Man mano che il bruxismo continua ad agire, l’usura dei denti progredisce fino alla mancanza di un’architettura positiva dell’arcata dentale, cioè non abbiamo più l’alternanza tra convessità, dettate dai denti, e concavità, date da spazi prossimali.

La dentatura è completamente piatta.

I denti risultano ben allineati, molto belli, in una posizione ideale, ma piatti. A ciò va a sommarsi una lieve alterazione del sorriso e un indebolimento dello smalto.

In una condizione ottimale, gli incisivi superiori e inferiori terminano con una superficie detta “a lama di coltello”, cioè molto appuntita e sottile, in quanto si tratta dei denti deputati al taglio del cibo; nelle fasi iniziali del bruxismo, invece, i primi millimetri di smalto vengono a mancare, rendendo i denti meno affilati.

Un millimetro e mezzo, due, di smalto in meno è sufficiente affinché la dentina inizi a esporsi e si cominci a sperimentare l’ipersensibilità, sempre accompagnata dall’ingiallimento.

Fratture e alterazione del sorriso

Lo smalto sempre più usurato, più assottigliato, più ridotto nelle sue dimensioni, perde la sua stabilità e iniziano le fratture. I denti più colpiti, in questa fase, sono gli incisivi. Possiamo avere crepe o addirittura una frammentazione dello smalto, con il rischio che anche i denti vicini vengano danneggiati.

L’alterazione del sorriso è maggiore. L’ipersensibilità al freddo diventa un problema serio. Il colore tende a intensificarsi ancora verso il giallo. 

Tutto ciò accade molto lentamente, non dall’oggi al domani. Ci si accorge del mancato trattamento dopo forse cinque, dieci anni.

Sorriso inverso

Con il procedere del bruxismo, non saranno solo gli incisivi a subire il processo appena descritto; anche gli altri denti subiranno la stessa sorte. Vediamo perché.

I movimenti laterali del bruxismo, dopo gli incisivi, eliminano la guida canina, ovvero appiattiscono il canino, un dente fondamentale per la nostra bocca, per la sua forma più allungata e per la sua funzione protettiva, riducendo la sua altezza a quella dei denti anteriori e posteriori. 

Venendo a mancare la guida canina sui movimenti dei denti, anche quelli posteriori cominciano a risentire di una maggiore sollecitazione e dell’immancabile usura. 

Siamo in una condizione di usura a 360 gradi dei denti superiori e inferiori, anteriori e posteriori.

Quello che si osserva dall’esterno è che la curva del labbro inferiore, che deve essere armonica con i profili dei denti superiori, è completamente invertita. Questo significa che il profilo dei denti superiori è inverso e il sorriso molto alterato. 

Conseguenze del bruxismo in stato avanzato

L’usura avanzata dovuta al bruxismo e presente in tutti i settori della bocca, porta conseguenze disastrose sui denti:

  • ingiallimento
  • faccetta d’usura con evidenti segni dei denti inferiori su quelli superiori e totale levigatura
  • rottura delle corone nei denti più indeboliti, ad esempio, dalla presenza di otturazioni
  • frattura del dente, il dente si apre quasi a metà
  • esposizione di tutta la dentina, del canale radicolare e, infine, del nervo.

In altre parole, si ha la totale distruzione di quella che è l’anatomia di un dente. 

Evitare una situazione così drastica è possibile. Per farlo i controlli odontoiatrici regolari sono indispensabili. Solo così è possibile individuare il bruxismo per tempo e correre ai ripari.

Il grande vantaggio che si ha nel trattamento del bruxismo è che la soluzione per salvaguardare denti e muscoli in tempi brevi è davvero poco invasiva, sia come procedure in studio, che dal lato economico.