Come curare il bruxismo con il bite?

Abbiamo visto che cos’è il bruxismo e che cosa può comportare. La domanda è: come possiamo trattarlo? È di facile risoluzione? Ebbene, nella maggior parte dei casi, fortunatamente sì. 

Più la diagnosi è precoce, meglio è. La soluzione è relativamente semplice da realizzare, poco invasiva in termini di tempo di terapia in studio e poco invasiva da un punto di vista economico. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

3 trattamenti contro il bruxismo

Esistono diverse possibilità, che vengono spesso combinate tra loro, in base alle esigenze specifiche del paziente. In particolare, si tratta di:

  1. placca di svincolo personalizzata (bite), che viene calibrata e adattata alla bocca di ogni paziente che manifesta questi problemi.
  2. fisioterapia mandibolare, ovvero fisioterapia specifica per i muscoli masticatori e della regione oro – facciale.
  3. tossina botulinica, in casi molto rari, più gravi, infiltrata da un chirurgo plastico o maxillo-facciale a livello dei muscoli masseteri per cercare una riduzione del tono muscolare e conseguentemente del carico masticatorio.

Cos’è e come funziona il bite?

La placca di svincolo, o bite, è una mascherina trasparente di resina rigida fatta su misura, realizzata dalla scansione (impronta digitale) della bocca del paziente in una posizione di riposo della mandibola, e protegge i denti durante il sonno. 

Si applica sui denti superiori o inferiori, per questo deve essere calibrato e studiato nella bocca del paziente. 

La sua azione principale si basa sul mantenere la bocca più aperta (con i muscoli più distesi)  impedendo che si crei un punto di ingranaggio (o di massima chiusura) tra arcata inferiore e superiore. Quest’azione del bite fa sì che  il meccanismo involontario notturno di chiudere, iniziare a serrare (stringere) e digrignare i denti venga ridotto.

L’uso del bite nel tempo porta a una riduzione dell’iper tonicità dei muscoli masticatori e un ripristino della  funzionalità normale. 

A questo punto, scompaiono dolori, indolenzimento o mal di testa al mattino. Allo stesso tempo  lo smalto e tutta la dentatura sono  protetti prevenendo così danni altrimenti irreversibili.

Produrre  il bite su misura richiede:

  • una seduta di 30 minuti per la scansione digitale della bocca e la registrazione dell’altezza 
  • una seduta di un’ora a distanza di un paio di settimane per la consegna e calibrazione
  • una seduta di controllo e verifica dopo un mese. 

Dopo un po’ di tempo di utilizzo, le faccette di usura possono presentarsi anche sul bite. Questa è un’indicazione a una seduta di controllo per verifica del bite stesso.

Il bite va portato sempre? 

No, non è strettamente necessario. Ci sono pazienti che si abituano subito e non riescono più a farne a meno. Di solito si tratta di pazienti con un bruxismo molto forte con dolori articolari e muscolari, dunque beneficiano molto dell’uso del bite.

Altri pazienti, invece, che lo usano solo per una protezione dentale, senza un effettivo problema muscolare, notano meno i benefici. In questi casi, di solito, il bite si può indossare a periodi alterni. Il paziente gradualmente riesce a percepire quando è necessario metterlo.

Ci sono anche delle situazioni in cui, essendo molto rilassati, il bite non serve, come, ad esempio, in vacanza.

Il bite è fastidioso e visibile?

A livello visivo, il bite è davvero poco visibile. È importante considerare però l’ingombro che si percepisce in bocca e che limita la fonetica. 

In generale, una buona parte di pazienti ci convivono molto bene e altre lo tollerano per brevi periodi, comunque funzionali alla sua azione. Una bassa percentuale di pazienti, infine, non riesce a portarlo. In questo caso, l’unica possibilità di intervento diventa l’uso della tossina botulinica associata a della fisioterapia.

Bite e protesi: cosa c’è da sapere? 

In caso siano presenti lavori protesici, il bruxismo può agire su questi elementi danneggiando corone e impianti. Nei casi più gravi, può compromettere l’osseointegrazione (unione dell’impianto all’osso), portando alla perdita dell’impianto.

Quindi, in qualsiasi caso si realizzi un lavoro protesico esteso, va sempre utilizzato un bite protettivo.

Il bite può essere realizzato da qualsiasi dentista? 

Sì certamente, con una formazione sempre necessaria e i giusti approfondimenti, questa tipologia di trattamento può essere eseguita da tutti i dentisti.

Errori comuni legati al bruxismo

È importante fare attenzione agli errori comuni legati a questa condizione, ricordando sempre che il bruxismo è inizialmente asintomatico.

  1. Usare bite preformati e non personalizzati, che si possono comprare in farmacia e che hanno una funzione protettiva sui denti. Si tratta di bite in silicone morbidi che proteggono i denti. Allo stesso tempo però, facendo un effetto “cuscino” tra i denti, si rischia di aumentare la funzione masticatoria e il digrignamento.
  2. Non affrontare lo stress con il quale si convive, che è tra le principali cause che portano al bruxismo. 

Proteggi il tuo sorriso da questo “nemico invisibile”. La diagnosi precoce, come sempre, è fondamentale perché evita qualsiasi danno e un trattamento semplice, veloce e non costoso. Un bite ben fatto e un trattamento personalizzato che deve essere calibrato ad hoc per ogni paziente possono gestire e risolvere la problematica. 

Il bruxismo è estremamente lento, abbiamo sempre tempo per intervenire, ma la diagnosi deve essere tempestiva.