Estetica dentale: con quali trattamenti puoi migliorare l’aspetto del tuo sorriso?

L’estetica dentale deriva da un equilibrio armonico tra l’estetica rosa, determinata dalle gengive, e l’estetica bianca, determinata dall’aspetto dei denti.

Le caratteristiche di ogni elemento e la proporzione tra le varie parti determinano l’aspetto del nostro sorriso.

Può capitare che tali caratteristiche conferiscano alla bocca un aspetto poco armonioso e che non ci si senta a proprio agio, anche nella vita sociale. In questi casi, abbiamo diversi strumenti che ci permettono di intervenire su posizione, forma e colore dei denti e delle gengive, per valorizzare il sorriso.

Quali sono i fattori estetici legati al sorriso?

Gli aspetti da analizzare in un sorriso, che determinano l’estetica dentale e permettono di capire cosa rende insoddisfatta una persona, riguardano sia i denti che le gengive e sono fondamentalmente tre:

  1. colore
  2. forma
  3. posizione.

Quindi ci chiediamo: i denti sono più o meno bianchi, tendono più verso il giallo o addirittura il marrone? Qual è la loro posizione, sono più o meno allineati?

La stessa cosa avviene anche per le gengive: sono particolarmente infiammate, sono rosse o rosee? Come sono disposte rispetto ai denti, sono allineate o arretrate? 

Iniziando con una valutazione di questo tipo, è possibile determinare le criticità e individuare le azioni necessarie per rendere il sorriso armonioso.

Sbiancamento dentale: con quale frequenza deve essere fatto?

Il colore è uno degli elementi a cui i pazienti fanno molta attenzione. Una domanda ricorrente nel nostro studio, infatti, riguarda proprio la frequenza con cui bisogna ripetere lo sbiancamento dentale per mantenere una colorazione ottimale.

La tecnica principale che suggeriamo è di sbiancamento domiciliare, ovvero uno sbiancamento che viene eseguito a casa dal paziente.

Prevede l’uso di un gel specifico da applicare con delle specifiche mascherine e porta a un risultato in sette, dieci giorni al massimo.

A questo punto, possiamo dare delle indicazioni sulla frequenza con cui ripetere la terapia. Come sempre, tutto dipende dalle abitudini di vita del paziente in questione.

In particolare, i risultati sono legati all’alimentazioneSe si tratta di una dieta “pigmentata”, caratterizzata dall’assunzione, ad esempio, di vino rosso, caffè, tè, liquirizia e altri cibi che cambiano il colore dei denti, il risultato scemerà più velocemente. Al contrario, se si è più attenti ad evitare cibi molto pigmentati il risultato può essere mantenuto anche a lungo termine.

Inoltre, non va dimenticato il grado di bianco desiderato dal paziente. Anche questa richiesta inciderà sulla durata del trattamento.

In generale, possiamo individuare queste tempistiche:

  • intorno ai sei mesi per un fumatore (è necessario un richiamo della procedura con il gel anche solo di tre, quattro giorni)
  • da sei mesi a un anno per chi ha una dieta poco attenta
  • un anno o due per chi ha una dieta più controllata.

Quindi, il range può variare dai sei mesi ai due anni a seconda del paziente e delle sue abitudini.

Faccette dentali o corone: quando sono consigliate?

Per migliorare la forma del dente e il suo aspetto in generale è possibile affidarsi alle faccette dentali o alle corone. Ma in quale caso prediligere l’una o l’altra opzione? 

La differenza fondamentale tra i due trattamenti è che le faccette sono molto meno invasive delle corone

Le tecniche più moderne e recenti, le più avanzate, non vanno neanche a toccare la forma del dente, viene solo irruvidito per permettere un’adesione ottimale della faccetta. Dunque, la preparazione è davvero poco invasiva. Invece, per posizionare una corona è necessaria una preparazione a 360 gradi, con una quantità di struttura dentaria considerevole da rimuovere.

Ecco perché la filosofia all’interno del nostro studio è di usare le faccette nella maggior parte delle situazioni cliniche, quando le condizioni lo consentono.

Non va dimenticato, inoltre, che lavorando a regola d’arte, il risultato estetico ottenuto nei due casi è completamente sovrapponibile.

Assenza di un dente: come riposizionarlo?

L’assenza di un dente è sempre preoccupante per un paziente e, oltre al lato della funzionalità, influisce notevolmente sull’estetica.

In caso di perdita o mancanza di un dente è sempre meglio fare una valutazione approfondita del singolo caso.

Tra le varie opzioni per il riposizionamento, troviamo:

  • ponte, se gli elementi adiacenti a questa mancanza dentaria sono già preparati
  • protesi rimovibile, per sostituire il dente mancante
  • impianto dentale, ovvero una radice artificiale inserita all’interno dell’osso e che dopo un paio di mesi viene completata con una capsula avvitata sull’impianto stesso..

Nel nostro studio tendiamo a non utilizzare più protesi rimovibili. Per offrire nuovamente al paziente funzione ed estetica, soprattutto nel caso degli adulti, la soluzione ideale è l’impianto dentale.

Con le tecniche e i trattamenti specifici è sempre possibile restituire nuova vita a ogni sorriso