Estetica rosa e inestetismi del sorriso

Non tutte le persone sono sicure del proprio sorriso. Ci sono diversi inestetismi dei denti e delle gengive che possono causare imbarazzo e farci sentire a disagio. 

Per una corretta e armoniosa estetica dentale, la parte bianca, determinata dai denti, e la parte rosa, determinata dalla gengiva, devono essere in equilibrio.

Vediamo insieme quando e come agire sul tessuto gengivale per migliorare l’aspetto del sorriso e conferire al volto un’immagine sana e radiosa.

Quali sono gli inestetismi più comuni in estetica rosa?

Gli inestetismi più frequenti in estetica rosa, che possono colpire il sorriso dei pazienti, derivano da una mancanza o da un’abbondanza di gengiva. 

Ci troviamo ad affrontare fondamentalmente due situazioni:

  1. la recessione gengivale
  2. il sorriso gengivale.

La recessione gengivale si ha quando, per colpa della malattia parodontale o per una scorretta igiene orale domiciliare del paziente, magari troppo compulsivo, la gengiva si ritrae.

Dunque malattia parodontale e trauma da spazzolamento possono portare alla classica conseguenza del dente allungato, ovvero l’effetto del dente visivamente più lungo del normale, dovuto in realtà alla riduzione della gengiva.

Completamente opposto è il caso del sorriso gengivale o gummy smile, dove, al momento di sorridere, non si ha un’armonia tra rosa e bianco, ma una grandissima macchia rosa.

Il sorriso gengivale si può manifestare per una ipertrofia del mascellare (l’osso mascellare superiore molto sviluppato comporta l’esposizione di moltissima gengiva), o da una mancata eruzione del dente.

C’è un processo di eruzione del dente che si chiama eruzione passiva, che viene alterato durante il normale sviluppo. Ciò fa sì che la dimensione del dente, che noi chiamiamo corona clinica, non corrisponde con la corona anatomica, ovvero una parte del dente resta nascosta sotto la gengiva

Sorriso gengivale: come si può trattare?

In caso di sorriso gengivale bisogna intervenire sul fattore eziologico, quindi seguire un approccio specifico a seconda che si tratti di uno o dell’altro caso esposti poco fa.

Se c’è un eccessivo sviluppo del mascellare, bisogna ricorrere alla chirurgia ortognatica e ridurre la dimensione del mascellare per poter ridurre l’esposizione della gengiva. 

Sono interventi abbastanza invasivi, eseguiti da chirurghi maxillo-facciali con altissima esperienza. Inoltre, devono essere inseriti all’interno di un trattamento che non è solo estetico, ma risolutivo anche per malocclusione e funzione, questo tipo di trattamento viene spesso associato a una terapia ortodontica.

Quindi l’intervento di chirurgia ortognatica deve avere più obiettivi, non solo quello estetico.

Quando, invece, si parla di eruzione passiva alterata, possiamo usare tecniche chirurgiche meno invasive e realizzabili all’interno di uno studio dentistico. 

L’obiettivo è di ripristinare o restituire al paziente la dimensione originale del dente, ovvero scoprire la corona anatomica nascosta dalla gengiva. 

Pertanto, cosa dobbiamo fare? La procedura si chiama lembo a riposizionamento apicale:

  • si disegna e si scinde una quantità specifica di gengiva, determinata da una diagnosi fatta su radiografie e visite cliniche
  • parte della gengiva in eccesso viene eliminata
  • un’altra parte viene riposizionata più in alto rispetto al dente, in maniera da ripristinare la sua dimensione originale. 

A questo punto il paziente riscopre la perfetta armonia tra il bianco, che era in gran parte nascosto, e il rosa, determinando la scomparsa della prevalenza di parte rosa della gengiva nel sorriso.

Come capire se le gengive si stanno ritirando?

Il processo di retrazione gengivale è un processo che ha una progressione molto lenta; un paziente a casa difficilmente può accorgersene. 

L’unico segno un po’ evidente della retrazione gengivale è l’allungamento del dente, quindi notare che la quantità bianca di dente diventa sempre più lunga. Ma anche in questo caso, la progressione è così lenta che è molto difficile apprezzarla. 

Il nostro consiglio è di affidarsi all’odontoiatra che misura queste recessioni. Partendo dalla misura della dimensione originale del dente, si controlla nel tempo questo valore per vedere se c’è una progressione o una stabilità del margine gengivale.

Estetica rosa: come intervenire in caso di recessione gengivale?

Parlando di recessione gengivale, si apre un capitolo grandissimo: la chirurgia plastica parodontale.

Quello che si fa nella pratica è la copertura radicolare, cioè si va a ripristinare la parte gengivale persa, per malattia parodontale o per trauma da spazzolamento, attraverso un intervento chirurgico che prevede lo spostamento della gengiva.

In molte occasioni questa tecnica chirurgica va utilizzata in combinazione con un piccolo prelievo di gengiva dal palato. Questo passaggio è l’innesto gengivale ed è necessario per poter rendere più spessa la gengiva nella sua posizione coronale e quindi dare una maggior stabilità ed evitare una futura recidiva dopo la terapia.

Grazie ai progressi dell’odontoiatria, oggi è possibile agire sull’estetica rosa e correggere numerosi problemi dentali e recuperare un sorriso sano. Un consulto con gli specialisti permette di individuare la migliore soluzione per il proprio sorriso.