I dati sulla situazione attuale dei fumatori veronesi e i principali danni al cavo orale a cui sono esposti.
Il fumo è, letteralmente, sulla bocca dei fumatori. Il cavo orale, infatti, è la prima zona di contatto ed è tra le parti del corpo che ne subisce i peggiori effetti. Il tabacco incide in maniera molto negativa sulla salute dei denti e delle gengive, favorendo la comparsa o aggravando malattie come gengiviti, parodontiti e perfino cancro.
Ma in quanti sono sottoposti in modo reale a queste gravi conseguenze? Chi sono i fumatori oggi? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato i nostri pazienti.
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Un sondaggio sui fumatori: i dati raccolti dal gruppo di studi dentistici PerioCentrum e dallo studio dentistico Vignoletti
Per farci un’idea della situazione attuale sul fumo e su chi più di altri incorre nel rischio degli effetti negativi, abbiamo realizzato un sondaggio sui pazienti che hanno questa abitudine in diversi studi del Gruppo PerioCentrum, tra cui Bilbao, Guadalajara, Segovia, Madrid, San Sebastian, Avila (Spagna) e Verona.
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Le interviste sono state realizzate in forma anonima e si sono basate su cinque domande:
- Sei un fumatore?
- Quanti anni hai?
- Quante sigarette fumi al giorno?
- A che età hai iniziato a fumare?
- Hai mai pensato di smettere di fumare?
Dei 433 pazienti, provenienti da tutte le cliniche, 305 sono non fumatori e 128 fumatori.
Fumatori: qual è la situazione veronese?
Anche il nostro studio a Verona ha preso parte al sondaggio di PerioCentrum, da cui sono emersi i seguenti elementi:
- solo il 21% degli intervistati è fumatore (valore più basso rispetto agli altri studi);
- la percentuale di pazienti che hanno iniziato a fumare prima dei 18 anni è più alta rispetto agli intervistati delle altre cliniche;
- il numero di persone che non vogliono smettere di fumare, rispetto a quelli che invece lo desiderano, è il più alto se confrontato con i fumatori degli altri studi.
Perché il fumo è dannoso per i denti e la bocca?
Sappiamo quanto fumare possa compromettere la nostra salute. Ma perché ciò accade? La risposta è nel tabacco.
Il tabacco, infatti, secondo diversi studi microbiologici, interagisce con i microrganismi che popolano la bocca; parliamo di circa mille specie di batteri diversi.
Per effetto del tabacco, la composizione e l’equilibrio di tali batteri possono essere alterati, con conseguente danneggiamento dei batteri con funzioni protettive e crescita di quelli dannosi.
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Quali sono i danni causati dal fumo sul cavo orale?
La bocca è il punto d’accesso del fumo al nostro organismo e il contatto con il tabacco la espone a seri, e a volte irreversibili, pericoli. Vediamo quali:
- denti gialli e macchiati. La nicotina e il catrame delle sigarette cambiano la cromia dei denti, siano essi naturali che protesi;
- accumulo di placca e formazione di carie. Le sigarette aumentano la formazione di batteri “cattivi” nella cavità orale;
- alito cattivo. Uno dei primi effetti in cui si incorre, dovuto alle particelle di fumo che persistono nella bocca e nella gola, anche molto dopo aver fumato;
- infezioni batteriche delle gengive. Placca e carie in maggiori quantità, insieme all’ossigeno in minore quantità, indeboliscono e irritano le gengive, fino ad avere un rischio sei volte maggiore di incorrere in parodontiti, anche gravi, che causano la perdita precoce dei denti;
- riassorbimento dell’osso alveolare. Il fumo aumenta la probabilità di riduzione della zona della mascella in cui sono ancorati i denti, provocando un loro allentamento;
- difficoltà nella guarigione delle ferite e maggiore probabilità di infezioni;
- alterazione della mucosa della bocca. Comporta principalmente due patologie: la leucoplachia – condizione precancerosa, potenzialmente maligna, che si manifesta con una patina bianca su guance e lingua – e candidosi – presenta macchie bianche asportabili, derivanti da un’infezione fungina –;
- tumore del cavo orale. Il tabacco provoca l’80% dei tumori orali, poiché interagendo con la saliva produce sostanze che trasformano le cellule sane del cavo orale in cellule cancerogene.
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Quali sono i benefici per la bocca quando si smette di fumare?
Rinunciare al vizio del fumo è tanto difficile quanto salutare. Basta pensare che i primi effetti positivi si riscontrano già dopo venti minuti dall’ultima sigaretta. Ma per tornare alla normalità e a un giusto equilibrio della bocca servono ben dieci anni.
È questo infatti il lasso di tempo che la flora batterica orale impiega a ritornare al suo aspetto originario e sano. Come se non si avesse mai fumato.
Questo però non basta a scongiurare un livello di rischio più alto, rispetto a chi non è mai stato fumatore, di sviluppare un tumore del cavo orale. Infatti, orofaringe e laringe tendono a ritornare al loro aspetto naturale solo dopo quindici anni dall’interruzione dell’uso delle sigarette.
Smettere di fumare inoltre aiuterà a ripristinare in breve tempo:
- l’estetica e la funzionalità dei denti – denti più bianchi e forti;
- la freschezza dell’alito;
- il ritorno al normale equilibrio della bocca, per riscoprire anche il piacere del gusto.
Va inoltre sottolineato che smette di fumare riduce nei pazienti parodontopatici la progressione della malattia parodontale e ne migliora la risposta al trattamento.
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Quanto detto finora vale per ogni fumatore, non solo per i più incalliti. Secondo il British Medical Journal “fumare solo una sigaretta al giorno comporta un rischio molto più grande di sviluppare malattia coronarica e incidente cerebrovascolare di quanto si pensi: la metà del rischio di chi fuma fuma 20 sigarette al giorno”. Così, chi pensa che fumare meno di cinque sigarette al giorno sia innocuo, si sbaglia.